4/14/2011

RIKISHI


Rikishi
Per fare una carriera da Hall of Shamer, a volte ci vuole culo

Prima di diventare famoso per il suo enorme cu*one, il gigantesco Rikishi, molto famoso in Italia per essere stato uno dei protagonisti della NWE sotto il nome di “Kishi”, aveva interpretato alcune gimmick fatte apposta per entrare nella Hall of Shame. Andiamo a vederle.



Fatu

Prima di essere Rikishi, il grande samoano aveva interpretato una gimmick molto simile a metà degli anni ’90: Fatu. Il lottatore arrivava ballando (ovviamente…come il 90% dei lottatori che entrano alla Hall of Shame) e vestiva dei coloratissimi vestiti Hip-Hop.
Il suo messaggio era semplice e anche bello da sentire, soprattutto su un ring di wrestling: “ragazzi non usate la droga e pensate sempre positivo!” (e poi ballava…)
La cosa che rendeva ancor più affascinante questo personaggio era la mossa finale: una splash eseguita dal paletto, simile a quella vista eseguire al compianto Umaga negli anni della sua carriera (che tra l’altro è suo cugino e casualmente ha anche lui interpretato una gimmick “hip-hop”).
Fatto sta che questa gimmick non portò il samoano da nessuna parte, visto che al pubblico non interessava minimamente…di conseguenza i dirigenti della WWE decisero di accantonare il personaggio…
Ma il che schifo di società viviamo?? Un personaggio che manda un così bel messaggio positivo piace alla gente, mentre un personaggio identico (Rikishi) senza il messaggio positivo, ma con un enorme culone in bella mostra diventa un fenomeno….mah!
Gustiamocelo in un vecchio match contro Tom Richards (che altri non e' che il mitico Rhino!)


Meno male che solo qualche tempo dopo quei geni della WWE lo fecero tornare con un personaggio tutto nuovo…bello pronto per entrare di corsa nella Hall of Shame:

The Sultan

Dopo la brutta esperienza col personaggio positivo di Fatu, la WWE decise di riproporre il grande samoano sotto tutta un’altra veste…e fu anche questa volta un fallimento…
The Sultan doveva essere completamente diverso da Fatu, così il povero Rikishi dovette tagliarsi i capelli a zero ed indossare una strana maschera per coprire il viso.
The Sultan doveva essere il classico killer mediorientale che saliva sul ring per questioni nazionali (oddio, io non le ho mai capite queste gimmick). Il wrestler era stato fortemente voluto da Iron Sheik e da Bob Backlund, i quali avevano in mente di far percorrere a The Sultan la strada che ha portato loro al successo. Seee…che fiuto eh!

Il suo obbiettivo era addirittura il titolo mondiale! Evidentemente i due Hall Of Famers avevano gia’ l’arteriosclerosi in quel periodo, poiche’nessuno (ma proprio NESSUNO) prese sul serio The Sultan, perché tutti capirono chi fosse dietro la maschera e per quanto si sforzasse a cambiare il suo stile di lotta, restava sempre Fatu agli occhi del pubblico…
Per darvi un'idea, vi propongo un match di The Sultan contro un giovanissimo Matt Hardy:



E così la WWE dovette (anche questa volta) accantonare la gimmick e riproporlo qualche anno più avanti come: Rikishi!


Rikishi (o Kishi)

Il wrestler viene richiamato in WWE nel pieno dell’era Attitude, per interpretare un “Bad Man”. Cattivo, arrabbiato e ciccione. Qualche domanda?

Il wrestler inizialmente sembrava lanciatissimo, destinato a percorrere la strada che prima di lui aveva percorso il cugino Yokozuna…ma sfortunatamente per lui, in quel periodo gli uomini al top si chiamavano “Stone Cold” Steve Austin, The Rock, Undertaker e Triple H…quindi la federazione decise di utilizzare il suo personaggio in una maniera assurda, tipo:

Dirigente: Signor McMahon, non possiamo mandare al top Rikishi, non è ancora over col pubblico…
Vince McMahon: Sai…ho una passione per i wrestler ciccioni, mi piace quando ballano. Mettilo in coppia con i due ballerini…Scotty Too Hotty e quell’idiota di Brian Lawler…e fallo ballare!
Dirigente: Ma signore…
Vince McMahon: Fa come ti ho detto…ha funzionato con Dusty Rhoeds e funzionerà anche con lui..peccato che non sono riuscito mai a far ballare Yokozuna! Beh pazienza…



E così naque Rikishi, che match dopo match diventa sempre più over col pubblico, che adora vederlo ballare e muovere quel culone. Per quei due, tre che non lo sapessero, Rikishi spalmava letteralmente il suo culone in faccia all’avversario in una parte dominata del match. Il suo sedere divenne persino più famoso della sua faccia…tanto che ne fecero anche una maglietta…

Per concludere in bellezza, ecco a voi una stupenda collezione di Stink Face. "
...che MOMENTS"



Well, Rikishi, ex-Headstrinker, ex Fatu, ex campione intercontinentale, well “ex di tutto” (come disse il grande Dan Peterson in una delle prime puntate di Velocity)…Sei entrato nella Hall of Shame. ….


Luca Celauro
lucapoison@gmail.com

2 commenti:

  1. Povero Rikishi, a me piaceva un casino. E sì, soprattutto quando faceva le Stinkface mi faceva morire dal ridere! :D
    Senz'altro un buon wrestler, mai magari un main eventer ma comunque capacità di tutto rispetto. Peccato solo per le gimmick...

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  2. L'ho anche incontrato durante i tour della NWE. Sicuramente un gran personaggio e un carisma che (parlando seriamente) secondo me non e' stato poi sfruttato appieno dalle federazioni in cui ha lavorato.

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